Direttive Europee

 

Le Direttive Europee che qui riportiamo perseguono e mettono in atto gli obiettivo della Strategia Europa dell'Unione Europea (UE) e in particolare quelli relativi al settore clima ed energia e che qui riportiamo:

 Obiettivi per il 2020:

  • ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno del 20% rispetto ai livelli del 1990
  • ottenere il 20% dell’energia da fonti rinnovabili
  • migliorare l'efficienza energetica del 20%

Obiettivi per il 2030:

  • ridurre del 40% i gas a effetto serra
  • ottenere almeno il 27% dell'energia da fonti rinnovabili
  • aumentare l'efficienza energetica del 27-30%
  • portare il livello di interconnessione elettrica al 15% (vale a dire che il 15% dell’energia elettrica prodotta nell’Unione può essere trasportato verso altri paesi dell’UE)

Obiettivi per il 2050:

  • tagliare dell'80-95% i gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990.

Di seguito le principali Direttive Europee dell’ambito in oggetto.

DIRETTIVA 2018/844/UE  DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica

La legge europea, interviene modificando le seguenti direttive: direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Tenendo conto che al parco immobiliare, è riconducibile circa il 36 % di tutte le emissioni di CO2 nell’Unione, gli obiettivi da proseguire sono:

  • ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2030,
  • favorire lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile, competitivo, sicuro e decarbonizzato entro il 2050.

Per raggiungere gli obiettivi vengono quindi introdotte alcune novità, tra le più importanti:

  • obbligo di migliorare la prestazione energetica di edifici nuovi e esistenti,
  • viene richiesto di prevedere strategie nazionali di ristrutturazione degli immobili e indicatori d’intelligenza,
  • viene previsto il sostegno allo sviluppo di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 Maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia in data 23 Aprile 2018 il Consiglio Europeo ha adottato la direttiva “riveduta” attraverso la revisione della Direttiva 2010/31/UE.

Gli obiettivi della revisione della Direttiva sono la decarbonizzazione del patrimonio edilizio europeo esistente e altamente inefficiente e contemporaneamente promuovere interventi di ristrutturazione economicamente convenienti. A tal fine viene introdotto un indicatore di intelligenza per gli edifici, semplificate le ispezioni degli impianti di riscaldamento e condizionamento e promossa l'elettromobilità attraverso la creazione di un quadro per i parcheggi per veicoli elettrici. La revisione della direttiva sul rendimento energetico degli edifici, di modifica alla direttiva 2010/31/UE, integra le misure nell'ambito della direttiva sull'efficienza energetica nonché la legislazione dell'UE in materia di efficienza energetica dei prodotti. Fa parte del Pacchetto sull'Energia Pulita presentato dalla Commissione il 30 novembre 2016.

DIRETTIVA 2012/27/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 Ottobre 2012 sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE E 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE

Questa direttiva rimarca il ruolo strategico dell’efficienza energetica nel settore civile e chiede agli Stati membri di risparmiare energia fissando obiettivi nazionali indicativi di efficienza energetica. Introduce l’obbligo di eseguire l’audit energetico per le grandi imprese e di promuoverlo per le PMI. Chiede che vengano messi a punto strumenti di finanziamento per favorire le misure di efficienza energetica e che vengano messi a disposizione adeguati programmi di formazione e  sistemi di certificazione per le nuove figure professionali e che venga svolta una adeguata  attività di informazione. Conferma il ruolo esemplare della pubblica amministrazione prescrivendo agli Stati membri una serie di azioni e interventi da mettere in campo sugli edifici della PA centrale: ”dal 10 gennaio 2014 il 3 % degli edifici con una superficie superiore a 500m2, di proprietà del proprio governo centrale e da esso occupati deve essere ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica, e a partire dal 9 luglio 2015 tale soglia è portata a 250m2.

DIRETTIVA 2010/30/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 Maggio 2010 concernente l’indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, mediante l’etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti 

DIRETTIVA 2009/29/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 Aprile 2009 che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.

Nota come “pacchetto clima-energia 20-20-20”, l’U.E. ha fissato gli obietti di ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico entro il 2020 rispetto ai valori  del 1990.

DIRETTIVA 2009/125/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 Ottobre 2009 relativa all’ istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all ' energia.

La direttiva 2009/125/CE è la direttiva europea che regola gli Energy Related Products (ERP). Il Parlamento Europeo ha adottato questa direttiva per ampliare il campo di applicazione della Direttiva sulla progettazione ecocompatibile 2005/32/CE, per includere i prodotti che consumano energia ("Energy using Products Directive" -EuP) ed era limitata ai prodotti che consumano energia durante l'uso come ad esempio, le caldaie, i computer, i televisori, i ventilatori industriali e le lampadine.  

DIRETTIVA 2002/91/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 Dicembre 2002 sul rendimento energetico nell’edilizia

Le disposizioni in essa contenute riguardano: 

  • il quadro generale di una metodologia per il calcolo del rendimento energetico integrato degli edifici
  • l'applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento energetico degli edifici di nuova costruzione
  • l'applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento energetico degli edifici esistenti di grande metratura sottoposti a importanti ristrutturazioni
  • la certificazione energetica degli edifici
  • l'ispezione periodica delle caldaie e dei sistemi di condizionamento d'aria negli edifici, nonché una perizia del complesso degli impianti termici le cui caldaie abbiano più di quindici anni.