Involucro

 

UNI EN ISO 10077 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti-Calcolo della trasmittanza 

La norma specifica i metodi di calcolo della trasmittanza termica di finestre e porte pedonali costituite da vetrate e/o pannelli opachi inseriti in telai con o senza chiusure oscuranti.

La norma specifica un metodo e fornisce dati di ingresso di riferimento per il calcolo della trasmittanza termica dei profili dei telai e della trasmittanza termica lineare della loro congiunzione con vetrate o pannelli opachi. Il metodo può anche essere utilizzato per valutare la resistenza termica dei profili di chiusure e le caratteristiche termiche dei cassonetti delle chiusure avvolgibili e componenti simili (per esempio persiane).La norma fornisce inoltre criteri per la validazione dei metodi numerici utilizzati per il calcolo

UNI EN ISO 13788:2013 Prestazione igrometrica dei componenti e degli elementi per edilizia-temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e la condensazione interstiziale- Metodi di calcolo 

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO 13788 (edizione dicembre 2012). La presente norma fornisce metodi di calcolo per determinare:

  1. la temperatura superficiale interna di componenti o elementi edilizi al di sotto della quale è probabile la crescita di muffe, in funzione della temperatura e dell'umidità relative interne; il metodo può essere anche utilizzato per la previsione del rischio di altri problemi di condensazione superficiale
  2. la valutazione del rischio di condensazione interstiziale dovuta alla diffusione del vapore acqueo. Il metodo usato non tiene conto di alcuni importanti fenomeni fisici quali:

    - la variazione delle proprietà dei materiali in funzione del contenuto di umidità

    - la risalita capillare e il trasporto di umidità allo stato liquido all'interno dei materiali

    - il movimento dell'aria nei componenti, attraverso fessure o intercapedini

    - la capacità igroscopica dei materiali

    Di conseguenza il metodo può essere applicato solo a strutture nelle quali questi fenomeni possono essere considerati trascurabili.

  3. il tempo che l'acqua, contenuta in uno strato compreso tra due strati con elevata resistenza al passaggio del vapore, impiega ad asciugare, nonché il rischio di condensazione che può verificarsi in altri strati del componente durante il processo di asciugatura.

UNI EN ISO 7730:2006 Ergonomia degli ambienti termici-Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale 

La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN ISO 7730 (edizione novembre 2005). La norma presenta metodi per prevedere la sensazione termica globale ed il grado di disagio (insoddisfazione termica) delle persone esposte in ambienti termici moderati. Essa consente la determinazione analitica e l'interpretazione del benessere termico mediante il calcolo del PMV (predicted mean vote - voto medio previsto) e del PPD (predicted percentage of dissatisfied - percentuale prevista di insoddisfatti) e dei criteri di benessere termico locale, fornendo le condizioni ambientali considerate accettabili per il benessere termico globale così come quelle che rappresentano il disagio locale. Essa è applicabile a uomini e donne in buona salute esposti ad ambienti chiusi nei quali si cerca di raggiungere il benessere termico, ma nei quali si hanno leggere deviazioni da quest'ultimo, nella progettazione di nuovi ambienti o nella valutazione di quelli esistenti. Sebbene sia stata elaborata specificatamente per gli ambienti di lavoro, essa è applicabile a qualunque altro tipo di ambiente. Può essere utilizzata con riferimento all'ISO/TS 14415:2005, punto 4.2, quando si considerano persone con requisiti particolari, quali quelle con disabilità fisiche. Quando si considerano spazi non condizionati, occorre tenere conto delle differenze etniche, nazionali e geografiche. 

UNI EN ISO 6946:2018 Componenti ed elementi per edilizia-Resistenza termica e trasmittanza termica-Metodi di calcolo 

La norma fornisce il metodo per il calcolo della resistenza termica e della trasmittanza termica dei componenti e degli elementi per edilizia, escluse le porte, le finestre e altre parti vetrate, le facciate continue, i componenti che implicano uno scambio termico con il terreno e i componenti in cui è previsto che l'aria possa circolare. Il metodo si applica ai componenti e agli elementi costituiti da strati termicamente omogenei (che possono includere intercapedini d'aria). La norma fornisce inoltre un metodo approssimato che può essere utilizzato per gli elementi contenenti strati non omogenei, incluso l'effetto di fissaggi metallici, per mezzo di un termine di correzione fornito nell'Appendice F. 

UNI EN ISO 52016  Prestazione energetica degli edifici- Fabbisogni per riscaldamento e raffrescamento, temperature interne e carichi sensibili e latenti 

La norma specifica i metodi di calcolo per la valutazione:

  1. del fabbisogno energetico (sensibile) per riscaldamento e raffrescamento, basato su calcoli orari o mensili
  2. del fabbisogno di energia latente per (de-) umidificazione, basato su calcoli orari o mensili;
  3. della temperatura interna, basata su calcoli orari;
  4. del carico sensibile di riscaldamento e raffrescamento, basato su calcoli orari;
  5. dell'umidità e del carico di calore latente per (de-) umidificazione, basato su calcoli orari;
  6. del carico sensibile di riscaldamento o raffrescamento di progetto e del carico latente di riscaldamento di progetto, utilizzando un intervallo di calcolo orario;
  7. delle condizioni dell'aria di rinnovo per fornire l'umidificazione e la deumidificazione necessarie.

I metodi di calcolo possono essere utilizzati per edifici residenziali o non residenziali.

 UNI EN ISO 52017 Prestazione energetica degli edifici-Carichi sensibili e latenti e temperature interne 

La norma specifica le ipotesi, le condizioni al contorno e le equazioni generali per il calcolo, in regime transitorio orario o sub-orario, delle temperature interne (dell'aria e operativa) e /o dei carichi di riscaldamento, raffrescamento, umidificazione e deumidificazione per mantenere condizioni fissate di set point (temperatura, umidità) in una singola zona dell'edificio. La norma non impone alcuna tecnica numerica specifica.