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L’APE (Attestato di Prestazione Energetica) è un documento che riporta la prestazione energetica di un edificio espressa attraverso l’indice di prestazione energetica globale EPgl e fornisce una stima della quantità di energia necessaria annualmente per soddisfare le esigenze legate a un uso standard dell'edificio (impianti installati standard come indicato in tabelle dedicate, in funzione 24 h/24 h). Tale stima, però, non rispecchia le condizioni di utilizzo reali dei diversi immobili.

Gli indici di consumo reali annui sono calcolati attraverso i dati di fatturazione reale dei consumi, perciò descrivono fedelmente il trend di utilizzo dei vettori energetici. Il seguente grafico mette a confronto tali indici, evidenziando in alcuni casi quanto si discostano tra loro. Il periodo di riferimento preso in considerazione va dal 2016 al 2019 e gli edifici presi in esame sono 33.

 

 

Secondo le linee guida del Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2015, la prestazione energetica di un immobile è espressa attraverso l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile EPgl,nren, ovvero “la quantità annua di energia primaria non rinnovabile necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi a un uso standard dell'edificio, divisa per la superficie utile[1] dell’edificio ed espresso in kWh/mq anno”[2].

L’indice EPgl,nren è calcolato come la somma dei contributi dei singoli servizi energetici presenti nell’edificio in esame, come riportato di seguito:

EPgl,nren = EPH,nren + EPC,nren + EPW,nren + EPV,nren + EPL,nren + EPT,nren

 Tali servizi energetici sono rispettivamente:

  • EPH,nren energia primaria non rinnovabile per la climatizzazione invernale;
  • EPC,nren energia primaria non rinnovabile per la climatizzazione estiva;
  • EPW,nren energia primaria non rinnovabile per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • EPV,nren energia primaria non rinnovabile per la ventilazione meccanica;
  • EPL,nren energia primaria non rinnovabile per l’illuminazione artificiale (nel caso del settore non residenziale);
  • EPT,nren energia primaria non rinnovabile per il trasporto di persone o cose.

Il calcolo della prestazione energetica si basa sui servizi effettivamente presenti nell’edificio in esame. Nel caso in cui l'impianto di climatizzazione invernale sia assente si procede a simulare tale impianto in maniera virtuale, considerando un impianto standard.

Per ottenere l’indice di prestazione energetica globale e quindi per una stima del consumo annuo dell’immobile, oltre al contributo dell’EPgl,nren, l’APE riporta l’indice di prestazione energetica rinnovanile EPgl,ren che tiene conto del fabbisogno di energia ausiliaria dei sistemi impiantistici che utilizzano fonti rinnovabili.

L’indice di prestazione energetica globale totale, l'EPgl,TOT,APE, dunque è calcolato come la somma dei due contributi di energia rinnovabile e non rinnovabile:

EPgl,TOT,APE = EPgl,nren + EPgl,ren

Per quanto riguarda gli indici di consumi reali di gas metano, l'EPgas, ed energia elettrica, l'EPele, sono stati calcolati tenendo in considerazione la media dei consumi specifici riferita dal 2016 al 2019 e convertita in energia primaria totale tramite due fattori di conversione ottenuti da valori riportati in tabella[3] in funzione del vettore energetico utilizzato.

Dal grafico si deduce che in molti casi i consumi stimati da APE e quelli reali sono sensibilmente diversi, soprattutto per quanto riguarda l'energia elettrica. In alcuni casi specifici, per esempio per gli edifici B02, B24, B39, B61, B66 e D39, i consumi sono estremamente differenti. Le motivazioni di questo scostamento tra i vari indici potrebbero essere riferito o ad una imprecisione dei calcoli normativi che andrebbero quindi perfezionati, o i consumi veri degli edifici non sono conteggiati del tutto nell'APE.

     

 

[1] superficie netta calpestabile dei volumi interessati dalla climatizzazione ove l’altezza sia non minore di 1,50 m e delle proiezioni sul piano orizzontale delle rampe relative ad ogni piano nel caso di scale interne comprese nell’unità immobiliare. Allegato A del D.Lgs.192/2005 al punto 50.                                                                                                                                                                                            [2] Allegato A, Decreto Ministeriale 26/6/2009 – Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.                                                                                                                                                      [3] Tabella 1, Allegato 1, Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici.

 

 

 

 

 

In questa mappa potrai trovare la prestazione energetica in condizioni standard dell'edificio in cui lavori.

"Occhio all'energia!" è il motto della campagna dell'Università di Pisa per un uso efficiente dell’energia, una riduzione degli sprechi e un risparmio sui consumi.

 

Quanto consuma l'Università di Pisa per la fornitura di energia elettrica, gas metano e gasolio?

In questo articolo sono sintetizzati ed analizzati i consumi dei principali vettori energetici (energia elettrica, gas naturale, gasolio per riscaldamento) dell'Ateneo pisano negli ultimi anni, in termini sia di spesa energetica che economica.

 

L’intervento in oggetto, realizzato nel periodo Dicembre 2015 - Marzo 2016, riguarda la sostituzione degli infissi con analoghi performanti dal punto di vista energetico, l'isolamento dei cassonetti e il recupero corticale dell'involucro edilizio del fabbricato in cui è collocata l’Aula 10 della Facoltà di Agraria (edificio B19).

 

In questa sezione l'utente può segnalare eventi, richieste di tirocinio, proporre dei suggerimenti, manifestare degli interessi che risultano sempre di grande utilità.

In particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, si possono segnalare:

  1. eventi, convegni, seminari, corsi, manifestazioni a cui poter aderire nell'ambito ristretto dell'efficienza energetica in edilizia e di energy management.
  2. richieste di tirocinio, stage anche ai fini del conseguimento di crediti formativi per le tesi di laurea in ambito energetico.
  3. suggerimenti per la gestione energetica e per la sensibilizzazione del personale al risparmio energetico.

Per quanto riguarda eventuali malfunzionamenti impiantistici, si chiede di rivolgersi al referente delle manutenzioni dell'area di pertinenza.

Per richieste di collaborazioni, per segnalare eventi o chiedere ulteriori informazioni, si può inviare una mail al link seguente: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

 

 

 

 

Il responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, denominato "energy manager", è una figura introdotta in Italia dalla legge 10/91 per aziende ed enti caratterizzati da consumi rilevanti, espressi in tonnellate equivalenti di petrolio (tep). 

L’obbligo di nomina parte oltre i 10.000 tep per le imprese del settore industriale e oltre i 1.000 tep per i soggetti del terziario e della Pubblica Amministrazione.

I principali compiti di tale figura sono quelli previsti all'art. 19 della Legge n.10 del 1991.:

  • La predisposizione del bilancio energetico dell’azienda in cui opera, in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali. Tale bilancio aggregato per vettori è utilizzato anche per la nomina stessa dell’energy manager (art. 19 legge 10/91).
  • L’individuazione delle azioni, degli interventi, delle procedure e quanto necessario per la promozione dell’uso razionale dell’energia (art. 19 legge 10/91).
  • Nel caso di contratto di Servizio Energia (così come definito ai sensi dell’Allegato II del Lgs. 115/08, punto 4, lettera p), l’energy manager, se presente, assume il ruolo di tecnico di controparte incaricato di monitorare lo stato dei lavori e la corretta esecuzione delle prestazioni previste da tale tipologia di contratto.

Gli ambiti di intervento dell'energy management sono connessi alla sensibilizzazione degli addetti ai vari settori al tema dell'efficienza energetica anche attraverso azioni svolte direttamente dal Responsabile, proponendo ed effettuando analisi e valutazioni, interventi di modifica di procedure o impianti. In particolare i principali ambiti di intervento sono i seguenti:

  • Ottimizzazione delle forniture
  • Sviluppo di indicatori di consumo
  • Interventi gestionali 
  • Progetti finalizzati al risparmio energetico
  • Aspetti finanziari
  • Resoconto e pubblicità dei risultati ottenuti

Tale incarico può essere svolto sia da un dipendente, sia da un consulente esterno, e i compiti sono relazionati all'entità dell'ufficio energia presente nell'organizzazione. La figura dell'energy manager ha in ogni caso un profilo con competenze ed esperienze nel settore dell’energia, nonché competenze manageriali, tecniche, economico-finanziarie, legislative e di comunicazione che supporti i decisori aziendali nelle politiche e nelle azioni collegate all'energia.

Ogni anno da parte dell’Università di Pisa viene effettuata la nomina dell'energy manager, al fine dell'inserimento di tale nominativo nell’elenco curato e gestito dalla Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia per incarico del Ministero dello Sviluppo Economico. Al momento non vi è all'interno dell'Ateneo un ufficio dedicato per le tematiche di risparmio energetico.

Dal 2 gennaio 2014 l'Ing Elena Menchetti è nominata Energy Manager ed opera come tecnico all'interno della Direzione Edilizia.

 

Riferimenti Energy Manager:

Ing. Elena Menchetti

Direzione Edilizia

via E. Fermi, 6/8, 56126 Pisa

tel. 0502212521

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

L’intervento globale attuato su questo pregevole edificio, realizzato tra il 2017-2018, ha previsto anche degli interventi volti alla riduzione del consumo energetico per i servizi presenti e all’isolamento dell’involucro edilizio come prescritto dalla legislazione vigente al tempo di redazione del progetto (D.P.R. 59/2009, D.Lgs. 192/05 e s.m.i., D.L. 63/2013 e s.m.i.).  Riguardo l’isolamento termico dell’involucro edilizio, nel contesto della normativa energetica tale lavoro si configura come “ristrutturazione importante” dell’edificio, così come definita dall’art.2 del D.L. 63/2013, nonché come ristrutturazione o manutenzione straordinaria di un edificio pubblico, per cui, come anche sottolineato e rafforzato dal decreto 102/2014, tali edifici devono rappresentare un esempio e modello di risparmi energetico. D’altro canto, per completare il quadro, si tenga presente che l’edificio “La Sapienza” (edificio A06) è soggetto a tutela artistico culturale secondo il D. Lgs. 42/2004 e gli edifici ricadenti nel codice dei beni culturali e del paesaggio sono esclusi dal rispetto degli obblighi di legge se questi comportano alterazioni sostanziali del loro aspetto.

Se quindi i principali obiettivi del progetto di isolamento dell’involucro edilizio sono stati il rispetto dei limiti e delle prescrizioni legislative su tutti i componenti dell’involucro che vengono modificati o manutenuti in modo sostanziale, i vincoli di tutela architettonica e il vincolo strutturale di non incremento del carico strutturale sui componenti dell’involucro hanno rappresentato il quadro di scelta della progettazione.

L’ultimo punto tenuto in considerazione è stato quello dello sfruttamento degli incentivi di detrazione fiscale ENEA del 65% delle spese sostenute per la sostituzione degli infissi con analoghi performanti che rispettino i limiti di trasmittanza termica presenti nel D.M. 26 gennaio 2010. Tale detrazione è stata attuata ed è, a favore dell’ateneo, di circa 56.200 € ripartiti su 10 anni.

Gli interventi realizzati sono stati quindi i seguenti:

  • Manutenzione degli infissi lignei esistenti di pregio e contestuale sostituzione della parte vetrata delle finestre esistenti (vetro singolo, con trasmittanza di circa 5 W/m2K) con vetrocamera energeticamente performante (vetrocamera, con trasmittanza termica 1.4 W/m2K) nonché installazione di guarnizioni sugli infissi in legno per limitare quanto più possibile le infiltrazioni d’aria. Tale intervento ha rispettato per moltissimi infissi i requisiti più prestazionali richiesti per le detrazioni fiscali e ha portato quindi ad una diminuzione di circa il 50% della dispersione per trasmissione attraverso le finestre restaurate.

                                                                                 Infisso ligneo pre lavori       Infisso ligneo post lavori

  • Installazione di nuovi infissi in acciaio a taglio termico (trasmittanza media inferiore a 1.7 W/m2K).
  • Sostituzione di alcuni infissi lignei presenti con analoghi in acciaio a taglio termico (trasmittanza media inferiore a 1.7 W/m2K). Tale intervento ha portato ad una diminuzione di circa il 60% della dispersione per trasmissione attraverso le finestre sostituite con nuovi infissi.
  • Isolamento dell’estradosso del solaio che delimita lo spazio riscaldato del secondo piano verso lo spazio non riscaldato sottotetto, con isolante in feltro di lana di vetro senza rivestimento di spessore 20 cm steso in doppio rotolo a giunti sfalsati sul solaio esistente e con risvolto sui muri interni e sui giunti perimetrali per la minimizzazione dei ponti termici. Tale intervento è stato il più efficace dal punto di vista termico e dei costi-benefici perché ha portato ad una diminuzione della trasmittanza termica del solaio di sottotetto (e quindi delle dispersioni verso lo stesso) di un fattore 10 (mediamente da circa 2 W/m2K pre lavori a circa 0,2 W/m2K post lavori).

                                                                                 Cappotto termico parete di confine con l'aula P2-18 del secondo piano       Isolamento in estradosso del solaio di sottotetto                      

  • Isolamento di fondazione del solaio contro terra in tutti i locali del piano terra eccetto che per un locale caratterizzato da un pavimento esistente di pregio, per cui si agisce in deroga per vincolo storico artistico dell’edificio; l’isolamento è stato effettuato in taluni casi con pannelli di polistirene espanso estruso (XPS) di 6 cm, con risvolto sui giunti perimetrali per la minimizzazione dei ponti termici; In altri casi, quelli in cui sono stati realizzati nuovi getti per l’alloggiamento delle librerie compatte, con isolamento verticale in pannelli in polistirene espanso sinterizzato EPS e dal getto stesso in calcestruzzo fortemente alleggerito. Tale intervento ha portato mediamente sui vari locali ad un dimezzamento della dispersione per trasmissione attraverso il solaio di pavimento.

                                                                                Isolamento verticale di fondazione con EPS      Isolamento orizzontale con XPS

  • Isolamento delle varie contropareti in cartongesso sui tre piani che delimitano gli spazi riscaldati da quelli non riscaldati (esterni o spazi sottotetto o spazi fortemente ventilati).
 

L'intervento in oggetto, realizzato a settembre-ottobre 2014, prevede l'applicazione di valvole termostatiche per la regolazione di locale dell'impianto termico con terminali radiatori di Palazzo Curini (edificio A18), polo didattico dell'ateneo pisano.

L'intervento ha come principali obiettivi:

  • migliorare il comfort dell’ambiente interno in regime invernale nelle aule;
  • ridurre gli sprechi energetici dovuti alla mancanza di regolazione di locale dell’impianto, che comportano spesso un surriscaldamento delle aule e un’impossibilità di azione da parte dell’utenza sui terminali di emissione.

E' stata quindi installata su ogni radiatore una valvola graduata da 0 (corrispondente al radiatore spento) a 3 (che corrisponde ad una temperatura dell'aria del locale di 20°C) che permette quindi la regolazione di locale fino alla temperatura di set point impostata. Inoltre, è stata installata una pellicola di materiale plastico riflettente (specchiata) nella parete retrostante il radiatore per evitare le dispersioni termiche connesse all’emissione per irraggiamento del radiatore. Infine, oltre al bilanciamento di portata e pressione dell’impianto, è realizzata la sostituzione dell’elettrocircolatore con analogo ma a portata variabile, che ottimizzi il funzionamento e minimizzi l’assorbimento energetico.

Per la stima della fattibilità economica dell’intervento, è stata condotta tramite software una simulazione in condizioni quanto più vicine alla realtà prima e dopo l’intervento proposto. 

Monitorando i consumi negli anni successivi all'intervento (2016-2019), si nota un risparmio di combustibile (gas metano) di circa 1665 mc all’anno pari al 30%. Disponendo dei consumi reali per degli anni successivi all'intervento è stata effettuata una nuova stima del tempo di ritorno semplice pari circa a 5,5 anni.